Cos’è l’High place of Sacrificie?
Come suggerisce il nome, era uno dei luoghi sacri di Petra dove venivano effettuati sacrifici di animali (nessun sacrificio umano). Il luogo era custodito dai monaci e dominava l’intera città. Sulla sua cima erano scavati molti canali. Sembra che fossero destinati a convogliare l’acqua, e non il sangue dei sacrifici umani. Una volta raggiunta l’estremità nord della montagna troverete una tenda dove poter riposare e bere un caffe’ o un te beduino prima di proseguire per il Wadi Farasa Trail.

Come arrivarci?
Il modo più semplice per raggiungere l’High Place of Sacrifice di Petra è entrare attraverso l’ingresso principale e scendere il Siq verso il Khazneh (o Tesoro), quindi continuare sulla strada principale oltre la strada delle Facciate e salire le scale che vanno a sinistra (sud) prima del Teatro Romano.

Sul lato sinistro di questa immagine: il cartello marrone che indica l’Alto Luogo del Sacrificio e l’inizio del Wadi Farasah. A questo punto bisogna salire su una scala in pietra.

Il sentiero è ben tenuto e piacevole: la maggior parte dei gradini è semplicemente scavata nella parete di arenaria. Una volta in cima, vi troverete di fronte a grandi obelischi che hanno la particolarità di essere stati scolpiti nella roccia.

Prendete a destra di fronte agli obelischi e salite l’ultima scala per raggiungere l’High Place of Sacrifice: ci siete quasi! 🙂

Noterete anche una massiccia rovina di pietra vicino all’Alto Luogo: è un vestigio di un vecchio castello crociato.

COSE DA VEDERE
Dalla cima dell’Alto Luogo dei Sacrifici, i visitatori possono aspettarsi di ammirare viste mozzafiato sull’antica città di Petra. È possibile vedere altre montagne nella città, compresa la tomba di Aronne che si crede sia il luogo di sepoltura del fratello di Mose. Il teatro e le tombe dell’Outer Siq si trovano direttamente sotto la piattaforma.

Oltre all’Alto Luogo dei Sacrifici stesso, ci sono molte attrazioni degne di nota lungo il percorso verso l’alto e verso il basso da questo crinale. Percorrendo la strada Wadi Farasa verso il basso dal crinale, i visitatori noteranno le rovine delle mura crociate originali. A metà di questo percorso si trova un Monumento del Leone scolpito nella parete che si pensa sia stato usato come fontana d’acqua per i passanti. La scalinata tortuosa condurrà poi i visitatori nel Triclinium del Giardino, che veniva utilizzato per festeggiare coloro che erano sepolti nelle vicinanze della Tomba del Soldato Romano. Il percorso porta poi ad altri siti degni di nota, tra cui la Tomba Rinascimentale, la Collina di Zantur e Amud Faraoun, prima di ricongiungersi con i sentieri principali.

Wadi Farasah Trail

Ritornando sui vostri passi fino agli obelischi e prendendo il sentiero dritto fino agli obelischi e poi a destra inizia il Wadi Farasah Trail che è indicato più volte sui cartelli, quindi potete stare tranquilli, anche se al vostro arrivo il posto sarà probabilmente deserto.

Il percorso è facile da seguire e ti permetterà di scoprire punti panoramici incredibili e tombe bellissime. Incontrerai anche sistemi di raccolta dell’acqua. Grazie alla padronanza delle tecniche di gestione dell’acqua, i Nabatei hanno dominato la regione per più di 500 anni.

Tra le numerose meraviglie della valle, si può menzionare la tomba nel Giardino, situata poco dopo la fontana a forma di leone.

La Tomba del Giardino (Garden Triclinium Petra)

Il Triclinio del Giardino a Petra, in Giordania, è un importante sito archeologico che mostra l’ingegnosità della civiltà nabatea. Intagliato direttamente nelle scogliere di arenaria rossa, è una testimonianza della maestria architettonica e della sofisticazione culturale dei suoi creatori. Il triclinio, una sala da pranzo formale, fa parte di un complesso più ampio di tombe e strutture cerimoniali, riflettendo le pratiche sociali e religiose degli antichi Nabatei. Il suo nome deriva dal giardino che probabilmente esisteva nell’area aperta di fronte al triclinio, aggiungendo un aspetto unico a questo tesoro storico.

Sfondo storico del Triclinio del Giardino a Petra
Il Triclinio del Giardino è situato nell’antica città di Petra, un tempo fiorente capitale del regno nabateo. L’esploratore svizzero Johann Ludwig Burckhardt riscoprì Petra nel 1812, attirando l’attenzione del mondo moderno sulle meraviglie dei Nabatei. Il Triclinio del Giardino, come molte strutture a Petra, risale al I secolo d.C., un periodo in cui i Nabatei erano all’apice del loro potere.

Gli archeologi attribuiscono la costruzione del Triclinio del Giardino ai Nabatei, un popolo rinomato per la loro abilità di intagliare monumentali strutture nella roccia. La facciata del triclinio è una testimonianza della loro maestria, con elementi di design classici nabatei. Sebbene lo scopo esatto del Triclinio del Giardino rimanga oggetto di studio, probabilmente fungeva da sala per banchetti per feste e cerimonie.

Nel corso dei secoli, Petra è caduta in declino e il Triclinio del Giardino è stato abbandonato. È stato solo nel XX secolo che gli sforzi archeologici hanno iniziato a scoprire la sua storia. Il sito non è stato teatro di eventi storicamente significativi dalla sua costruzione, ma rimane un importante punto di riferimento culturale, offrendo spunti sulla vita quotidiana e le abitudini dei Nabatei.

Nonostante il suo abbandono, il Triclinio del Giardino è rimasto relativamente ben conservato, protetto dalle imponenti scogliere che lo circondano. Il sito ha attirato studiosi e turisti allo stesso modo, attratti dalla sua importanza storica e dal mistero che avvolge la civiltà nabatea. Il Triclinio del Giardino continua ad essere un punto focale per la ricerca e gli sforzi di conservazione, garantendo che il suo lascito perduri.

Oggi, il Triclinio del Giardino e’ una meta popolare per i visitatori che vengono a meravigliarsi delle intricate sculture e a immaginare la grandiosità dei banchetti una volta tenuti tra le sue mura. La conservazione del sito permette uno sguardo nel passato, rendendo il Triclinio del Giardino un ponte tra il mondo antico e quello moderno.

Il Triclinio del Giardino è una meraviglia architettonica, intagliata direttamente nelle scogliere di arenaria di Petra. La sua facciata è adornata con colonne e capitelli nabatei classici, mostrando la fusione di influenze ellenistiche e autoctone che caratterizzano l’arte e l’architettura nabatea. Il motivo centrale del triclinio è una tholos, una struttura circolare, che è una caratteristica distintiva dell’architettura rupestre nabatea.

All’interno, il triclinio è composto da tre panche, dove gli ospiti avrebbero potuto sdraiarsi durante i banchetti. Le panche sono disposte a U, tipico delle sale da pranzo romane da cui origina il termine “triclinio”. Le pareti interne portano tracce di affreschi intricati, lasciando intravedere le vibranti decorazioni che un tempo adornavano lo spazio.

I materiali da costruzione per il Triclinio del Giardino erano le stesse scogliere in cui è stato intagliato. I Nabatei erano maestri nell’arte della scultura della pietra e le loro tecniche permettevano loro di creare strutture elaborate senza bisogno di materiali aggiuntivi. Questo metodo costruttivo forniva anche un’isolamento naturale, mantenendo l’interno fresco nel calore del deserto.

Tra i punti architettonici di rilievo del Triclinio del Giardino ci sono la dettagliata porta d’ingresso, la facciata attentamente scolpita e l’acustica della camera interna. L’acustica avrebbe migliorato l’atmosfera durante gli incontri, amplificando la musica e le conversazioni. L’attenzione ai dettagli nel design del triclinio parla dell’importanza degli incontri sociali nella cultura nabatea.

Nonostante il passare del tempo, il Triclinio del Giardino rimane una testimonianza dei successi architettonici dei Nabatei. La sua conservazione permette uno studio dettagliato dei loro metodi costruttivi e delle loro sensibilità artistiche. Il triclinio si erge come un testimone silenzioso della grandezza del passato di Petra, invitando i visitatori a fare un salto indietro nel tempo ed esperire lo splendore di un’antica civiltà.

Teorie e Interpretazioni
Esistono diverse teorie sull’uso originale del Triclinio del Giardino. La maggior parte degli studiosi concorda sul fatto che funzionasse come sala per banchetti, dove i Nabatei tenevano festeggiamenti e cerimonie religiose. La presenza di un’area giardino di fronte al triclinio supporta l’idea che fosse un luogo per incontri sociali, che mescolava spazi interni ed esterni.

Alcune interpretazioni suggeriscono che il Triclinio del Giardino potesse avere uno scopo funerario, data la sua vicinanza alle tombe di Petra. I banchetti potrebbero essere stati parte di rituali commemorativi, onorando i defunti. Questa teoria è rafforzata dal fatto che le sale da pranzo erano spesso associate a pratiche commemorative nel mondo antico.

Misteri circondano ancora il Triclinio del Giardino, in particolare per quanto riguarda gli affreschi che un tempo decoravano le sue pareti. I frammenti rimanenti suggeriscono che i Nabatei apprezzassero l’arte e il colore, ma l’intera estensione dei temi e della significatività degli affreschi è persa nel tempo. I ricercatori continuano ad analizzare questi frammenti per ottenere una migliore comprensione della cultura nabatea.

I documenti storici dell’epoca sono scarsi, quindi gran parte di ciò che si sa sul Triclinio del Giardino proviene da prove archeologiche. La datazione del sito è stata effettuata utilizzando stili architettonici e comparazioni con altre strutture nabatee. Questi metodi hanno contribuito a stabilire il ruolo del triclinio nella linea temporale della storia di Petra.

Il Triclinio del Giardino continua ad essere oggetto di interesse accademico, con nuove scoperte e interpretazioni che contribuiscono alla comprensione del sito. Con l’avanzare della tecnologia, archeologi e storici sperano di scoprire di più sul ruolo del triclinio nella società nabatea e sul contesto più ampio della sua esistenza all’interno dell’antica città di Petra.

Tomba del soldato Romano

Proseguendo il percorso potrete ammirare la tomba del soldato nabateo, riconoscibile dalle sue statue sulla facciata. La facciata della tomba del soldato romano è decorata con pilastri e colonne che incorniciano tre nicchie la cui centrale ospita una statua di un ufficiale militare, da cui la tomba ha preso il nome. Gli scavi hanno dimostrato che il cortile fu costruito nel periodo nabateo intorno alla seconda metà del I secolo d.C. ma fu rimaneggiato in epoca romana.

Poi, sulla destra, scoprirete le 14 tombe della tomba rinascimentale. Camminando lungo il sentiero si vedra’ anche una colonna isolata chiamata anche “colonna del faraone”.

Da lì, costeggiando la montagna si ritorna alla strada principale (strada colonnata sul Main Trail), passando a sinistra del grande tempio.

Una volta sulla strada colonnata, si’ puo’ proseguire a sinistra fino alla fine del sentiero raggiungendo il castello della ragazza chiamato Qasr Al Bint, oppure andare di fronte fino alle Tombe Reali o a destra verso il Teatro Romano.

Come si arriva all’High Place of Sacrifice

L’inizio del Trail per il Sacrificio si trova sulla sinistra tra la strada delle Facciate al numero 5 della mappa interattiva di Petra e il Teatro al numero 6.

Una volta entrati dall’ingresso principale al Visitor Center si dovra’ percorrere circa 900 metri il Bab-as-Siq poi accedere all stretta gola chiamata Siq per circa 1,6 km e si raggiunge il Tesoro. Proseguendo dopo il Tesoro sulla destra il Siq continua e si percorrera’ la Strada delle facciate.

Potresti apprezzare

Leave A Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *